Eravamo nel 2000 o nel 2001 e mi telefona una dottoressa che lavorava, e credo tuttora lavori, nel reparto rianimazione dell’ospedale di Torrette. Tempo addietro mi aveva portato un suo conoscente che soffriva di attacchi epilettici. Mi disse che questa persona, che io avevo conosciuto, doveva essere operata in un ospedale a Milano.
Avevo avuto una premonizione e le dissi che non andava bene, perché non avrebbe risolto il problema e che sarebbero avvenute delle complicazioni a livello terapeutico. Le dissi che si sarebbero formati due ematomi al cervelletto, per cui lui non ne sarebbe più uscito.


Dopo un mese e mezzo, mi telefona di nuovo parlandomi con voce singhiozzante. Mi diceva che questa persona, Andrea, era stata operata a Milano e ora era in coma a causa di complicazioni dovute all’intervento. Era successo esattamente ciò che avevo predetto.
Io ero impossibilitato ad andare a Milano e le ho chiesto se lassù ci fosse qualche conoscente, in compagnia del ragazzo. Mi disse che c’era la zia e che sarebbe entrata alle 17.00.
Mi ha fatto chiamare dalla zia appena arrivata in camera da Andrea. Abbiamo fatto tre sedute via telefono. Risultato: gli ematomi si sono sciolti e Andrea s'è svegliato. I medici sono rimasti allibiti. Opera di Dio.